La responsabile europea delle trattative del TTIP risponde categoricamente ad una petizione dei cittadini che chiedano che il trattato non venga firmato.
Cecilia Malmström è il commissario dell’Unione Europea per il commercio. Tanto per capirci, è lei che è a capo della commissione (da parte europea) che sta negoziando per il TTIP. Qualche giorno fa, John Hilary, direttore esecutivo dell’organizzazione War on want, è andato nel suo ufficio (e non in un ristorantino, a differenza di quello che fanno le multinazionali) per presentarle i nomi di 3 milioni e mezzo di cittadini europei che hanno firmato la petizione contro il TTIP. Lei si è detta colpita dal fatto che mai un trattato commerciale ha scatenato un’opposizione pubblica di questa portata. Ma, alla domanda di Hilary di prenderle in considerazione, la Malmström ha risposto, in tono secco, «il mio mandato non arriva dai cittadini europei», come a dire, non me ne frega niente dei loro interessi. E il punto è che ha anche ragione, perché nessuno di noi ha eletto questa signora, che intanto sta decidendo di un trattato che andrà a cambiare radicalmente molte politiche interne agli Stati. Ancora una volta, nell’indifferenza totale, la democrazia è andata a farsi benedire…
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