Vari analisti internazionali sospettano che quanto accaduto in Turchia sia stato un golpe fasullo organizzato da Erdogan stesso. Non possiamo sapere ovviamente se questo sia vero, ma è interessante in questo momento sapere l’opinione di tutti. Riportiamo l’intervista che il Corriere ha rivolto a Antonio Ferrari.
Un editoriale del Washington Times afferma che l’amministrazione americana è già a conoscenza del legame tra Turchia e ISIS e spiega perché cerca comunque di negarlo.
Mentre si intensificano le minacce terroristiche dell’ISIS in Europa ed intere capitali europee come Parigi e Bruxelles sono in stato d’assedio per difendere la popolazione dagli attacchi terroristici, si riuniscono, per il vertice del G-20, ad Antalya, in Turchia, i leaders dei principali paesi europei, assieme al presidente Obama, e decidono concordemente di estendere per altri sei mesi le sanzioni alla Russia.
Mentre gli USA ipotizzano di mandare aiuti militari ai ribelli “moderati” anti-Assad, i bombardamenti Russi contro l’ISIS ha già fatto ritornare a casa 800 mila siriani.
Mons. Mtanios Haddad critica l’America e l’Europa per il loro comportamento in Siria e afferma che, se si sconfigge l’ISIS, tutti i Siriani emigrati nell’Unione Europea tornerebbero nelle loro case.
L’Unione Europea e la Merkel appoggiano Erdogan, che intanto appoggia l’ISIS. In un video, dei soldati curdi ci danno la prova del ruolo della Turchia nel terrorismo islamico.
L’UE ha imposto dure sanzioni contro quel “dittatore” di Putin. Intanto lecca i piedi al presidente turco Erdogan, un uomo che ha un’idea di Unione Europea (e di ISIS) ben chiara.
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