In dichiarazioni pronunciate questo Lunedì davanti alla stampa, nel corso del vertice del Gruppo dei 20 (G-20), Il presidente della Russia ha indicato che, come sembra, vi sono 40 paesi, inclusi alcuni componenti del G-20, che forniscono aiuti finanziari al gruppo terrorista dell’ISIS (Stato Islamico- Daesh in arabo). Vladimir Putin non si è limitato ad accuse generiche ma ha fornito esempi per mettere in evidenza ai partecipanti la veridicità delle informazioni raccolte dall’intelligence russa.
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Continua il massiccio attacco dell’Arabia Saudita (uno dei maggiori finanziatori dell’ISIS) contro lo Yemen, anche contro le strutture di Medici senza Frontiere. Tutto questo usando anche bombe italiane. Il ministro della difesa Pinotti si arrampica sugli specchi…
Un editoriale del Washington Times afferma che l’amministrazione americana è già a conoscenza del legame tra Turchia e ISIS e spiega perché cerca comunque di negarlo.
“Siamo sicuri che non stiamo facendo affari con quei paesi che sottobanco finanziano l’ISIS?”. A questa domanda, Renzi appare imbarazzato, si arrampica sugli specchi e fa piccole ammissioni…
Mentre si intensificano le minacce terroristiche dell’ISIS in Europa ed intere capitali europee come Parigi e Bruxelles sono in stato d’assedio per difendere la popolazione dagli attacchi terroristici, si riuniscono, per il vertice del G-20, ad Antalya, in Turchia, i leaders dei principali paesi europei, assieme al presidente Obama, e decidono concordemente di estendere per altri sei mesi le sanzioni alla Russia.
Sul Corriere della Sera, il suo ex-direttore Paolo Mieli scrive un articolo sulla Siria pieno di menzogne. Un premio Pulitzer lo sbugiarda.
Durante la trasmissione “Piazzapulita“, il generale Vincenzo Camporini afferma che la guerra che Obama da un anno è mezzo dice di fare contro l’ISIS è puramente simbolica.
L’oncologo Umberto Veronesi dice la sua sull’ISIS. Quando il delirio di onniscienza travalica la ragione.
Oltre Matrix 