Nuovo record per il debito pubblico, aumentato di 123 miliardi negli ultimi due anni: in previsione un ulteriore aumento della pressione fiscale.
Il governo Renzi, per la prima volta nella storia della repubblica italiana, «non ha emesso dinieghi all’export» di armi, come in effetti recita proprio un documento governativo. In questo modo, l’industria bellica italiana si arricchisce finanziando guerre in tutto il mondo. E tutto questo con la benedizione di questo governo, che cerca di occultare in tutti i modi i suoi traffici. Alcuni giornalisti, però, hanno fatto delle scoperte…
Il rapporto UNEP dell’ONU dimostra come, in 4 anni, nel nostro Paese gli investimenti sulle rinnovabili sono diminuiti di ben 30 volte: i tagli retroattivi del governo Renzi agli incentivi «hanno contribuito».
Federica Mogherini parla brevemente della proposta (ora approvata) di importare senza dazi olio di oliva dalla Tunisia. E si lascia scappare una frase sconcertante…
Dai dati dell’ISTAT si evince che il jobs acts non centrava niente con la piccolissima ripresa dell’occupazione dei mesi scorsi, che, in effetti, ora è tornata a scendere. Ecco svelato l’inghippo…
Continua il massiccio attacco dell’Arabia Saudita (uno dei maggiori finanziatori dell’ISIS) contro lo Yemen, anche contro le strutture di Medici senza Frontiere. Tutto questo usando anche bombe italiane. Il ministro della difesa Pinotti si arrampica sugli specchi…
Renzi dichiara: “non facciamo affari con paesi che finanziano l’ISIS”. Ecco le varie prove che mente, sapendo di mentire…
“Siamo sicuri che non stiamo facendo affari con quei paesi che sottobanco finanziano l’ISIS?”. A questa domanda, Renzi appare imbarazzato, si arrampica sugli specchi e fa piccole ammissioni…
Mentre si intensificano le minacce terroristiche dell’ISIS in Europa ed intere capitali europee come Parigi e Bruxelles sono in stato d’assedio per difendere la popolazione dagli attacchi terroristici, si riuniscono, per il vertice del G-20, ad Antalya, in Turchia, i leaders dei principali paesi europei, assieme al presidente Obama, e decidono concordemente di estendere per altri sei mesi le sanzioni alla Russia.
L’Università di Londra predice che, se le cose non cambiamo, entro 10 anni, dell’Italia, per come la conosciamo, resterà solo un ricordo.
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