L’OMS DÀ UN VACCINO STERILIZZANTE ALLE DONNE DEL KENYA

vaccino africaDenuncia da parte di alcuni medici kenyoti: il loro governo, con i finanziamenti dell’OMS, starebbe fornendo ai cittadini un vaccino antitetanico che in realtà sterilizzerebbe oltre 2 milioni di donne a loro insaputa.

L’antigene Hcg, un antigene che produce anticorpi abortivi, sarebbe presente nei vaccini anti-tetano che L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha “caldamente consigliato” al governo del Kenya di adottare nella sua nazione. Questa è l’accusa che i medici kenyoti cattolici hanno rivolto verso l’OMS, accusa che è diventata una denuncia formale. L’Associazione dei medici cattolici ha reso noto che i risultati delle loro analisi «confermano la nostra peggiore paura; la campagna dell’Organizzazione mondiale della Sanità non mira a sradicare il tetano neonatale, ma è un ben coordinato ed efficace tentativo di sterilizzazione di massa per il controllo della popolazione, tramite l’utilizzo di un vaccino che, come provato, regola la fertilità». Questo vaccino, quindi, provocherebbe la sterilizzazione inconsapevole di oltre 2 milioni di donne. Queste sono le conclusioni di ben 6 laboratori diversi: il Nairobi Hospital, il Lancet International, il Path Care laboratory, il Medlab laboratory, il Metropolis laboratory e il laboratorio del Mater Mirericordiae Hospital di Nairobi. Ovviamente il governo keniota e l’OMS hanno respinto le accuse. Il ministro della salute, James Macharia, ha dicharato che «lo raccomanderei [il vaccino, ndr] a mia figlia e a mia moglie perché lo approvo al cento per cento e confido che non abbia effetti contro la salute». Muhame Ngare, medico presso il Misericordia Medical Centre di Nairobi, invece afferma: «o stiamo mentendo noi o mente il governo. Ma chiedetevi: “Per quale motivo i medici cattolici dovrebbero mentire?”. La Chiesa Cattolica ha fornito assistenza sanitaria e vaccini per 100 anni prima che il Kenya esistesse come paese».

James Macharia, ministro kenyota della Salute

James Macharia, ministro kenyota della Salute

I medici hanno iniziato ad insospettirsi perché, a differenze di tutti gli altri vaccini, a questo è stata vietata la somministrazione da parte del personale medico locale. «Solo pochi operatori hanno avuto il permesso di somministrarlo. Arrivano scortati dalla polizia. E portano via tutto quando hanno finito», afferma Ngare. Un ulteriore indizio è stato il fatto che, mentre per i vaccini normali si prevede la somministrazione nel tempo di 3 dosi, in questo se ne prevedono 5. Per ultimo, bisogna precisare che questo vorrebbe essere un vaccino neonatale preventivo. Ma, se le cose stanno così, perché lo si somministra a ragazze di 15 anni? Che senso ha? La risposta forse la possiamo trovare in ciò che è accaduto in Messico nel 1993 e in Nicaragua e nelle Filippine del 1994. Anche lì è stato somministrato un vaccino con 5 dosi (invece che 3). È stato verificato che tale vaccino ha avuto effetti abortivi solo tre anni dopo. Guarda caso, l’età legale minima per sposarsi in Kenya è 18 anni. Il vaccino è quindi somministrato alle quindicenni, esattamente 3 anni prima del loro matrimonio.

L’OMS, organizzatrice e promotrice del vaccino “anti-tetano”, smentisce tutto, ma, del resto, ha ampiamente dimostrato in passato di essere maggiormente legata ai finanziamenti delle multinazionali farmaceutiche piuttosto che alla salute dei kenyoti e dei Messicani.

Per saperne di più:

  • leggi QUESTO articolo;
  • leggi QUESTA intervista a Stephen Karanja, presidente dell’Associazione medici cattolici kenyoti e membro del consiglio esecutivo della commissione Salute della Conferenza Episcopale Kenyota.

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